lunedì 22 agosto 2011

Sapone fatto a mano vs sapone industriale

La pelle è la prima linea che ci protegge dai pericoli esterni come disidratazione, temperatura alta o bassa, infezioni o sostanze chimiche. Il sapone è il prodotto più usato: ogni giorno ci laviamo le mani, il viso, il corpo.
 Il sapone è in realtà un sale risultato dalla reazione di un acido (grasso) e una base: la soda caustica. Eh, già! Senza la soda caustica niente sapone! La reazione chimica a caldo separa dal sapone una sostanza liquida gelatinosa che contiene sia soda che glicerina, molto importante per la idratazione della pelle. Nei saponi industriali la glicerina viene estratta e venduta a parte oppure usata per creme e lozioni idratante che noi dobbiamo usare perché il sapone (commerciale) da solo ci secca la pelle. Questo è il metodo di produzione dei saponi industriali a qui vengono aggiunti anche conservanti, additivi, coloranti industriali e profumo sintetico. 
Nel sapone naturale, quello fatto in casa si usano oli vegetali, soda caustica  pura (niente paura,nel sapone finito non ne rimane traccia) più altre sostanze che hanno lo scopo di rendere le qualità del sapone uniche (latte, miele, infuso di erbe, burro di karitè olio di jojoba, argilla, oli essenziali ecc.). A differenza del sapone industriale sempre più colorato e profumato, il sapone naturale è di solito bianco, oppure con colori leggeri dati dalle stesse materie prime naturali che vengono usate. Se vi siete decisi di usare il sapone naturale fatte attenzione a non lasciarvi sedotti dal profumo forte che certamente non è naturale (gli oli essenziali lasciano un profumo più leggero).
Il sapone industriale può essere utilizzato il secondo giorno dalla preparazione, invece quello naturale dopo almeno 3-6 settimane, periodo necessario per la completa saponificazione ed eliminazione di tutte le tracce di soda.



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